Trovato in rete, i numeri (Lechler LE006/107) potrebbero essere le codifiche del colore?
Al pari della livrea MDVC di cui abbiamo già parlato, la Livrea MDVE prende il nome dalle omonime carrozze “Medie Distanze – Vestiboli Estremi” che furono le prime a vestirla. I colori erano Arancio MDVE (Lechler LE006/107, di una tonalità diversa dall’arancio delle MDVC), Grigio Polvere (Lechler LE006/106, anche questo diverso dal grigio delle MDVE) e Rosso Fuoco (Lechler LE006/105).
Anche se sempre di Medie Distanze si parlava, e quindi di treni di interesse geografico limitato, il concetto delle vetture era differente, come dimostrano le porte di dimensione minore rispetto alle MDVC, quindi non progettate per favorire il rapido incarrozzamento di molti passeggeri come sulle linee frequentate da pendolari.
Rispetto alla livrea MDVC, questa fu vestita da meno rotabili: oltre alle omonime carrozze vi erano delle vetture pilota TE di tipo MDVC. Poiché si parla di TE (Trazione Elettrica), niente carri generatore come quelli della livrea sorella, e nessuna motrice diesel.
Un bagagliaio invece ci voleva, e furono scelti alcuni UIC-X nDU.
La livrea fu poi vestita anche da un’altra singola vettura passeggeri: la UIC-X open space prototipo 22-79-999 nBH
Prototipo a salone 22-79-999 nBH in livrea navetta MD
Prototipo a salone 22-79-999 nBH in livrea navetta MD
Tra le motrici elettriche, la sola E.424 ricevette la livrea “navetta” rosso-grigio-arancio – ma i convogli MDVE erano regolarmente trainati anche da altri motrici in diversa livrea, come ad esempio le E.632.
E.424.302 - versione a 5 finestrini, vista lato corridoio - foto © Massimo Rinaldi da railfaneurope
E.424.302 vista lato corridoio – foto © Massimo Rinaldi da railfaneurope
Le E.453 ed E.454 presentavano una livrea basata sui colori MDVE – omettendo l’arancio ed aggiungendo un grigio in tonalità più scura. Nel complesso parevano verniciate apposta per le MDVE.
Fonte
https://scalaenne.wordpress.com/2014/08/23/livrea-mdve/